Vera Canevazzi Art Consulting presenta “HIDEBEHIND”, la seconda mostra in realtà aumentata, dedicata all’artista toscano Matteo Giuntini (Livorno, 1977).
Il progetto, a cura di Caterina Frulloni, include dieci dipinti realizzati appositamente per l’esposizione virtuale e si ispira alla leggenda di un mostro presente nelle foreste del Nordamerica per trattare il tema del nascosto, dalla pratica pittorica dell’artista a ciò che si cela nel nostro immaginario.
“Hidebehind” è letteralmente “ciò che si nasconde dietro” e che per sua natura, sempre ci sfugge. È un concetto che spaventa, tanto che nel folklore popolare degli abitanti del Minnesota e del Wisconsin assume i caratteri di un enorme mostro oscuro, dotato di artigli ferini, abituato a nascondersi alle spalle delle proprie vittime, laddove ad esse non è concesso vedere. Da questa leggenda parte il lavoro di Matteo Giuntini, classe 1977, in cui la pratica della cancellazione, della trasformazione pittorica per stratificazione, diventa un vero e proprio motore narrativo delineando una storia del «nascosto» tutta da rintracciare, attraverso labirinti animali e vegetali, dove le metamorfosi tra gli esseri danno origine a bestiari straordinari, accompagnati da segni graffitici a tratti primitivi.
Nelle sue opere Giuntini rende visibile ciò che per gli altri non lo è. Non è solo una questione visiva, ma di pensiero. “HIDEBEHIND” mostra ciò che sta dietro all’opera, al processo creativo. Un’archeologia del nascosto, voluta, calibrata e controllata dall’artista, in cui la cancellatura che stravolge il dipinto non è mai atto distruttivo, ma ne consacra la rimessa in discussione. La sua identità resta “in fieri”: non è mai scontata, mai definitiva, ma accetta quella spontaneità straordinaria propria della creazione artistica.
Opere in mostra
Matteo Giuntini,
Meringo, 2021
tecnica mista su tela
80 x 100 cm
esemplare unico
Matteo Giuntini,
La fotosintesi del fiore reciso, 2021
tecnica mista su tela
150 x 100 cm
esemplare unico
Matteo Giuntini,
Il tappeto borghese di casa, 2021
tecnica mista su tela
50 x 40 cm
esemplare unico
Matteo Giuntini,
San Piero, 2021
tecnica mista su tela
50 x 40 cm
esemplare unico
Matteo Giuntini,
Zolletta, 2021
tecnica mista su tela
50 x 40 cm
esemplare unico
Matteo Giuntini,
Petardo, 2021
tecnica mista su tela
50 x 40 cm
esemplare unico
Matteo Giuntini,
Romoletto, 2021
tecnica mista su tela
80 x 100 cm
esemplare unico
Matteo Giuntini,
Pandora, 2019
tecnica mista su tela
120 x 100 cm
esemplare unico
Matteo Giuntini,
Fusaggine, 2021
dittico
tecnica mista su tela
80 x 160 cm
esemplare unico
Matteo Giuntini,
Lupino, 2021
tecnica mista su tela
100 x 80 cm
esemplare unico
Matteo Giuntini nasce a Livorno nel 1977. Conclusi gli studi artistici si dedica alla ricerca del proprio linguaggio attraverso la pittura, il disegno e l’illustrazione. Il suo percorso professionale inizia nel 2005 a Firenze, da cui si susseguono numerose collettive e personali in gallerie e spazi pubblici sia in Italia che all’estero. Ha collaborato con case di moda e aziende: nel 2014 illustra lo storico calendario per Mc Cann World Group e Poste Italiane, mentre nel 2017 la casa di moda Valentino lo incarica di realizzare illustrazioni da trasporre sui propri capi. Nel 2019 espone la personale “Selva domestica” alla galleria Il Vicolo e l’anno successivo, in seguito al programma di residenza “Studio su Bosch” espone “Zizzania” al museo MACRO di Roma. Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 ha partecipato alla collettiva “Caos. L’equilibrio della pittura” realizzata alla Zaion Gallery di Biella.
Direzione: Vera Canevazzi
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